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02
Ago

Giuseppe Agostini, una passione infinita a Chilometri Zero

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Durante le mie investigazioni alla ricerca di sapori perduti, ho avuto l’estremo piacere e anche la fortuna di poter conoscere Giuseppe Agostini. Si tratta di un ristoratore professionista, proprietario di una delle aziende di catering più rinomate e apprezzate dell’intero Veneto operante nella regione da oramai più di 20 anni. Il buon Beppe, così come lo chiamano tutti coloro che lo conoscono indifferentemente sia da molto che da poco tempo è una persona assai riservata. Come vuole la tradizione tipica della zona in cui è cresciuto, e’ molto legato alla sua terra, ai suoi sapori ai suoi profumi e ai suoi egregi prodotti alimentari.

"CHILOMETRO ZERO"

Al di là della sua professione, mosso da uno spirito innovativo che un po’ contrasta con la tradizione culinaria tipica della provincia, si è scoperto ideatore di un “format” che poi è stato copiato da tutti coloro che ancora non riescono ad accettare un concetto di globalizzazione, specialmente se riguardante l’alimentazione e la cura degli alimenti stessi. Beppe ha saputo ideare, mettere in pratica e divulgare in sordina il CHILOMETRO ZERO. Si tratta di un concetto molto in contrasto con le moderne tecniche di distribuzione e commercializzazione degli alimenti, in pratica educare e far comprendere agli addetti ai lavori che se un alimento prima di giungere sulle nostre tavole e’ costretto a percorrere migliaia di chilometri, tutto ciò va a detrimento sia del sapore che dell’ambiente, senza dimenticare la soddisfazione sensoriale dell’utente finale.. 

UN PO' DI FIDUCIA

La prima impressione che ho avuto incontrandolo, e’ stata quella di potermi fidare ciecamente di lui, poiché Beppe traspira onestà da tutti i pori. Inoltre, la sua espressione placida e il suo esprimersi ponderato seppure un po’ spiccio mi ha ricordato una sorta di filosofo Ellenico. Il tutto associato ad una iperattività che potrebbe far invidia anche ad un’ape, mi ha portato a cercare di scoprire i segreti che si celavano dietro alla figura dell’uomo. Come ha fatto una persona così compassata ad intraprendere e a sopravvivere ad una battaglia contro l’intero sistema produttivo nazionale e mondiale? E a sopravviverne? E’ questo il segreto di Beppe, non ritenerlo affatto nè un segreto né tantomeno una sua esclusiva . Per quello che ho avuto modo di capire nelle poche ore che l’ho frequentato, Giuseppe Agostini è una persona molto intelligente e parecchio dinamica, di conseguenza anche la sua linea di pensiero si inserisce in un contesto analogo.

PIU' UMANO DEL CIBO? 

Perché perdere del tempo prezioso al fine di poter disporre di alimenti anche se di buona  qualità provenienti da chissà dove? Molto meglio utilizzare quelli che la regione in cui vive e lavora abbondantemente gli offre. E stiamo parlando di prodotti veramente eccellenti, la cui competitività viene rappresentata non solo dalla loro qualità, ma anche dalla reperibilità immediata e ecocompatibile che il suo schema ha saputo concepire. Tutto questo avveniva anni orsono e il concetto è diventato a totale appannaggio del mondo intero, magari oscurando la genialità del suo creatore, il quale senza nessuna falsa modestia ha sempre affermato di non essere in nessun modo speciale, in quanto per lui il Kilometro Zero ha sempre rappresentato solo la volontà di voler soddisfare i propri clienti nella maniera che per lui e’ solo frutto della logica e del rispetto che ognuno di noi dovrebbe tributare al nostro pianeta in relazione ad ogni attività umana. E cosa c’e’ di più umano che nutrirsi?

SEMPLICE E' MEGLIO e RAFFINATO!

Proprio spinto da questa curiosità, cioè l’approfondimento di questo concetto primario che ognuno di noi palesemente neglige ogni volta che si ciba di prodotti industriali o da fast-food o addirittura acquista del cibo al supermercato, sono andato ad intervistarlo nel suo orto, una sua creatura esclusiva dalla quale trae infinite soddisfazioni. Sia quando sudando a crepapelle lo accudisce e sorride compiaciuto assaggiando una varietà di pomodori che fa parte delle 7 differenti specie che lui coltiva, oppure quando seleziona tra le sue quaranta diverse specie di ortaggi i pezzi migliori. Tutto questo non perché poi potrà orgogliosamente proporli ai clienti del ristorante che attualmente gestisce a Castelfranco Veneto, situato sul roof terrace del prestigioso Albergo Roma, , ulteriormente accrescendo la sua fama di fine ristoratore e profondo conoscitore della splendida arte di creare sempre nuove ricette. No, lo farà per istintivo orgoglio professionale e non certo solo per il vile denaro.

E’ fatto cosi Giuseppe Agostini, semplice anche nella sua estrema ricercatezza, genuino e spontaneo come il cibo che da sempre propone.

Vi lascio ora con qualche immagine, scrivete un commento o lasciateci un messaggio su www.2picture.me o facebook.com/2picture 

Se volete conoscere Giuseppe e provare alcuni dei piatti che propone visitate il link qui di seguito:

TERRAZZA ROMA: http://www.terrazzaroma.com/

 

 

 

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